mercoledì 4 gennaio 2012

La linea di confine


Sono stati, e sono giorni strani questi,sia per tutto quello che è finito, ma soprattutto per cosa ha mosso.
Dentro, come fuori.
Giorni in cui sei sulla linea di confine,quella sottile linea, che quando la valichi, poi tornare indietro è un gran caos.
Momento di incubi notturni,molto simili a quelli del 30 di dicembre,storie che si incrociano, in un immaginario che davvero molto ha di David Lynch.
Sapessi usare la telecamera, avrei materiali per un paio di cortometraggi, che secondo me piacerebbero anche.
Ma riesco solo a fare teatro...magari come mi ha suggerito una amica, faccio diventare queste "visioni"dei racconti, così finisce che magari Baricco mi pubblica
( seeeeeeeeeeeeeee).
I buoni propositi per l'anno 2012 ci sono tutti, tenendo bene presente, tutto quello che si è mosso in questi quattro mesi, e dove voglio arrivare.
Tanto secondo i Maya tutto finisce no?e allora conviene arrivare agli obiettivi che uno si prefissa.
Di nuovo in movimento, tra teatro e produzione...e forse l'Umbria ( anche se vorrei aspettare a recuperare ancora un poco di energia)...e tutto intorno da ricreare...seems strange but we need...direbbero gli inglesi.
In mezzo a tutto questo...il mondo della Cooperazione Internazionale, con tante idee in mente, che mi portano con la mente in Palestina...e in America Latina...che a me le cose facili non piacciono.
E dal 9 un nuovo percorso di vita...molto interiore, il viaggio di cui parlavo qualche post ago.
Dove arriverà non lo so.
Ma me lo devo,per capirmi meglio, e per non perdere più la bussola.
Probabilmente aprirò un nuovo blog...titolo ancora segreto...in cui racconterò di questo viaggio...chi vorrà...lo troverà on line...vedremo...
L'ultimo pensiero, ancora a te...spero davvero che tutto vada bene...di cuore.Ti abbraccio da qui..

d

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