NONO
GIORNO
Chia...adios!
Lascio la mia tana preferita di buon mattino, destinazione Porto Pino, che Google Map mi segnala a 40 km in direzione Teulada.
Lascio la mia tana preferita di buon mattino, destinazione Porto Pino, che Google Map mi segnala a 40 km in direzione Teulada.
Su
quella che è Teulada, ci sarebbe tanto da scrivere ( e tanto
si è scritto), sulla vergogna della base Nato.
Siete mai stati in Sardegna durante le esercitazioni Nato? Io si, lo scorso anno, ed è' un'esperienza!Sembra Apocalipse Now.
Giocano alla guerra, sulla pelle dei sardi,e dell'ambiente.
Siete mai stati in Sardegna durante le esercitazioni Nato? Io si, lo scorso anno, ed è' un'esperienza!Sembra Apocalipse Now.
Giocano alla guerra, sulla pelle dei sardi,e dell'ambiente.
Subito
dopo la base, scopro la spiaggia le Dune, che mi riprometto di
visitare al ritorno...ma che non visiterò.
Vale
il detto, ogni lasciata è persa.
Passata Teulada, si arriva a Porto Pino,una delle località più sottovalutate della Sardegna.
Passata Teulada, si arriva a Porto Pino,una delle località più sottovalutate della Sardegna.
Veloce
occhiata all'area camper ( bruttina), e decido in maniera convinta di
sostare al camping Sardegna.
I
Campeggi come piacciono a me.Senza nulla.Solo mare, cielo e stelle.
Sembra
di essere fermi al 1970, mi aspetto venga a bussarmi una fanciulla
ignuda...non capita.
Vado
a dormire, pensando di tornare a Teulada, alla base Nato, urlando
mettete fiori nei vostri cannoni, così per vedere l'effetto che fa.
Rimango
in campeggio tre giorni.Spiaggia molto bella, e sabbia finissima ( ok
vale per quasi tutta la Sardegna),poi la pancia mi dice is enough...e
allora riparto.
GIORNO
DODICI
La
Sardegna non finisce di stupirmi, e da Porto Pino, decido di
direzionare la prua verso Masua, che ha un nome africano, ma è in
realtà ancora in provincia di Oristano, quasi Costa Verde.
Quella
che visiterò nei prossimi giorni, è la zona della miniere.
Dove tutta Europa ha depredato, per lasciare il nulla all'Isola.
Dove tutta Europa ha depredato, per lasciare il nulla all'Isola.
Masua,
Bugerru, Montevecchio.Un museo a cielo aperto su quella che era la
vita in miniera nell'Iglesiente.
Sono
luoghi insoliti,diversi dai clichè dell'Isola.
In
un viaggio precedente ( e ancor prima a 10 anni) ero stato a Bugerru
e Montevecchio, che meritano la visita.
Ma
in questi giorni mi concentro su Masua e Porto Flavia.
Masua
è selvaggia, la spiaggia è caraibica, l'area camper bella e
ospitale.
Unica
accortezza, si arriva da uno sterrato,non praticabile con la caravan.
Ma
è davvero una piacevole scoperta.( area camper la Nuova Colonia).
Porto
Flavia, che è a 5 minuti dall'area camper,è una
infrastruttura non più attiva per il trasporto del minerale, e il
suo imbarco.
Quando
Italia era sinonimo di genio.
La
visita guidata dura un'ora e vale molto.
Per
capire la realtà delle miniere, se poi si incontra una guida valida
come Giovanni Pillonis, capisci molto delle predazioni, e del danno
fatto dai Savoia ( e non solo), e pensi che l'indipendentismo sardo,
non è così campato in aria.
Nessun commento:
Posta un commento