martedì 29 novembre 2011

Lucio Magri, il suicidio assistito ,la parola fine


Non conoscevo la storia di Lucio Magri,uno dei fondatori del Manifesto, morto di suicidio assistito in Svizzera,questo week end.
Però tutto questo, mi ha colpito:un intellettuale che dalla vita ha avuto tutto,e che almeno all'apparenza viveva nell'agio, decide di andare a togliersi la vita in Svizzera.
Mi colpisce, perchè di fronte a qualsiasi suicidio, alla morte (volontaria),che vince sulla vita si resta in silenzio,a cercare perchè che spesso non riesci a darti.
Di fronte a simili gesti,resti solo in silenzio e ti chiedi il perchè!
Ma come te lo chiedi per Sara Kane, grandissima drammaturg inglese, che decide di togliersi la vita a poco meno di trent'anni, e che descrive il suo tormento interiore nel bellissimo monologo Psicosi delle 4.48.
Persone importanti,che decidono di morire, perchè dalla vita non riescono ad avere più nulla.
Si può solo rimanere in silenzio, come in silenzio rimasi 20 anni fa (mamma mia quanto tempo), quando l'amica di scuola, decise di fare un bel volo dall'ottavo piano, e così come rimani in silenzio, quando ti trovi ad incrociare questo tipo di morte.
Non è una questione di giusto o sbagliato, è una questione di perchè!
e di persone che restano!
Quando sento di queste news, mi chiedo come le persone che fossero a lui accanto, non avessero intercettato nulla, di tutto questo dolore interiore e mi dico solo che l'unica cosa che si può fare, se si incrocia situazione come queste, è accompagnare, andare a prendere, e provare a camminare insieme, a piccoli passi.
Prendo in prestito il verbo imparare...in sardo...che vuol dire imparare, ma vuol dire anche insieme...
imparare a camminare
imparare insieme
perchè da soli, non si va da nessuna parte, si affonda...inevitabilmente.
E ancora penso a chi disperatamente si attacca alla vita, magari da un letto di ospedale,e allora mi sento un poco piccolo, e torno in silenzio.
Infine il maestro Monicelli, morto suicida per un tumore...ecco se vogliamo quella è la sola interruzione di vita che mi trova concorde...se il mio corpo dovesse essere in stato vegetativo, se dovessi perdere l'intelletto, le mie facoltà più fini,il mio essere uomo, allora staccate la spina, la non vita, l'essere pianta non mi interessa...forse in un'altra vita.

giovedì 24 novembre 2011

Che continui a scrivere, ma a volte ti chiedi se ne valga la pena


Oggi, non è giornata!
Nel senso che dovevo riscrivere il Cv ( dopo due illuminanti lezioni di "master"), fare la tesina di geografia ecocomica, e lavorare per i Luna.
Nulla di tutto questo è avvenuto!
e allora porca miseria il cervello comincia a vagare tra canzoni di Brian Eno, Lou Reed e Tazenda, che l'abbinamento non + molto chiaro ma tant'è!
E la mente vaga, più o meno dolcemente tra 12 mila pensieri, che nessuno di questi però è quello giusto, quello creativo.
Che poi, non sono nemmeno pensieri alla Alba Chiara, strani in quel senso, e no!( a parte il non essere più in età da Alba Chiara).
Il problema è fondamentalmente uno solo, che i mattoncini che stavo accumulando dal mio ritorno da Perugia a Torino, per costruire qualcosa di bello e pulito ( cit.Afterhours), mica sono molto in piedi!
Ci sono ancora tutti,ma si stanno sgretolando?
...si...si...capita...è vero!ma cazzo, ne ho veramente voglia di tenerli uniti?
La pancia dice si, mille volte, ma poi la parte razionale mi fa dire...il gioco vale la candela?
è sempre così...
quando pensi che il lavoro che fai ti fa schifo, ma lo devi tenere...e ti chiedi si ne vale la pena?
i tuoi percorsi di vita?valgono la pena?
il tuo essere errante?ne vale la pena?
il tuo amare in modo così forte ne vale la pena?
Non sarebbe meglio pensarti sistemato, casa/auto/vacanzina?la domenica a messa e tutti felici e contenti?
Questo è uno di quei pomeriggi in cui me lo chiedo, e nei quali non ho molte risposte, solo tentativi di mettermi in ascolto con il mio io più profondo, che magari questo luogo semi deserto dove sono mi aiuta anche a rifletterci sopra.
Penso ad una amica di corso ( forse non a caso della Sardegna), che con una frase ha capito come sto ( grazie Nati, chissà magari nemmeno te ne sei accorta!)e penso ad alcune strade, che come consuetudine ( e follia), ho voluto percorrere senza gps...e moh sò cazzi, perchè in qualche modo devi ritrovare la bussola no?
Vuoi mica perderti nel bosco no?
Proprio su questo blog,scrivevo qualche post fa, del lupo e di Cappuccetto Rosso, ecco oggi il lupo e cap sono ancora nel bosco, ma stanno camminando lontani, non molto, qualche sentiero, ma comunque non insieme.
Questo è uno dei tanti pensieri ( oddio non prendiamoci in giro, quasi il principale), per il quale mi chiedo se ne valga la pena.
Cappuccetto Rosso e il Lupo, sono un esperimento audace, non è che lo è troppo?
Che sono tutte domande alle quali non ho risposta, spero di trovarne a breve, perchè così non posso e non voglio permettermi vada avanti, il bosco è bello, ma camminare lo è di più.
e allora mi viene ancora una volta in mente, un grande uomo di pace e santo della nostra bella Puglia, e non è Padre Pio, che è inflazionato, ma don Tonino Bello, uno che credo oggi, darebbe fuoco al Vaticano e sarebbe accusato di essere un no global...
due frasi per avere un poco di luce...ne sono sicuro

È di notte che è meraviglioso attendere la luce. Bisogna forzare
l’aurora a nascere, credendoci”. Forzare l’aurora! È l’unica violenza consentita”

e ancora una frase che mi aiuta ancora di più
La strada è lunga, ma non esiste che un solo mezzo per sapere dove può condurre, proseguire il cammino!

e allora io proseguo il cammino...qualcosa ( in un modo o nell'altro si muoverà)

d

sabato 12 novembre 2011

finisce il ventennio berlusconiano


Mancano poche ore , alle annunciate dimissioni di Silvio Berlusconi, colui che ha ridotto il nostro paese in macerie, il genio del male che ha orientato e diretto usi e costumi di buona parte degli italiani, dal 1994 ad oggi.
Finisce nel modo peggiore, con i banchieri che dettato le mosse al nostro paese, non con quella auspicata rivoluzione che il maestro Monicelli sperava, quasi in punto di morte.
E'un paese da ricostruire, diviso tra nord e sud ( l'Unità di Italia è stata la barzelletta del 2011),drammaticamente in crisi:sociale, umana, culturale.
Siamo in situazioni peggiori rispetto al 1945, in quegli anni uscivamo da un conflitto devastante, ma con una energia nuova, con la voglia di crescere di ricostruire.
Oggi, ritengo che ci sia da riscrivere completamente ogni cosa, nel nostro paese, con un grande problema...non vedo a sinistra politici che abbiano realmente voglia di farlo.
Non lo è Matteo Renzi, con quest'ansia del nuovo, a giocare a fare il Silvio di sinistra, senza avere il suo patrimonio ( e tanto meno i legami mafiosi), non lo è certamente Bersani e il Pd, sempre più orientati al centro e sempre meno vicini al popolo, lo è forse...Niki Vendola, che ha detto alcune cose giustissime (spese militari tagliate, riforma sociale)...su Grillo mi astengo, considerato che continua a fare solo demagogia.
E allora oggi, finisce il secondo ventennio, e inizia un periodo molto duro per l'Italia.
Dobbiamo reinventarci, ritrovare quell'energia, che ci portò ad essere uno straordinario paese, non quell'italietta di oggi.
Bisogna ripartire dagli ultimi, e da quei settori che hanno fatto grande il nostro paese, primo fra tutti la Cultura, che tutto il mondo ci invidia, e che noi non sfruttiamo.
3 punti su cui ricostruire un paese
1)Cultura
2)Welfare
3)Sanità
dove nella Cultura si intende anche la scuola pubblica e di eccellenza, e dove Welfare è il contatto reale con e verso i più deboli, verso quelli che non riescono ad andare avanti.
Il resto saranno corollari, buon viaggio Italia!
e speriamo davvero sia finita!