mercoledì 8 novembre 2017

Sardegna Parte 4 Da Capo Comino...a Genova-Finale


GIORNO 25-28 

Accompagnato dalla pioggia (l'unica in un mese di Sardegna),comincio l'avvicinamento alla partenza.
Faccio il biglietto al porto e mi dirigo verso Stintino, ultima tappa in terra sarda.
La visita alla Pelosa e d'obbligo ( che sembra un toponimo porno, ma è la torre che si vede dalla spiaggia).Il tutto è insolitamente affollato ( ricorda sempre la Sardegna di settembre non è quella di ottobre).
Caldamente sconsigliato avvicinarsi in camper, ma ottima sosta alla spiaggia Le Saline, dove molti altri camper sono in sosta.Da qui con l'autobus si arriva agevolmente in centro città.
Alla fine ci rimango 3 giorni ( gli ultimi 3), e con molta pigrizia decido di non vedere l'Asinara, sarà per il prossimo viaggio sull'Isola.
Prima della partenza, ho il tempo di una sosta al biscottificio Demelas, a cui trip, a pieno titolo assegna quasi il massimo dei voti.
Gusto la miglior seada della stagione, e penso che quest'isola mi ha scelto, e che ha ancora tanto da regalarmi, l'importante  è non venirci in piena stagione, dove tutto è caos, e i colori meno nitidi, e in fondo il qui di oggi, non è agosto.
Mi imbarco da Porto Torres, con un po' di malinconia, come tutte le volte che torno sul Continente.
Tanti i pensieri, a partire da questo reportage, che spero piaccia, e che diventi strumento utile per un turista, per chi  è curioso, e per chi si sente viaggiatore...camperista o no poco importa.


Qualche riflessione a margine

La Sardegna è un luogo magico,che non ha paragoni nel mondo:un Continente fuori dal Continente.
Settembre è un ottimo mese per visitarla, ma in realtà se si esclude agosto dove davvero il turismo aumenta esageratamente, ospita camperisti e viaggiatori tutto l'anno.
La sosta in libera, sulla Costa è sempre stata possibile senza particolari problemi, contando però che era settembre,sul mese di agosto e luglio, tanti luoghi ( a torto )sono off limits per i camper.
Viaggiando in solitaria mi sono appoggiato a volte ai campeggi ( Camping Sardegna di Porto Pino, Camping Spiaggia del Riso di Villasimius), ma sono numerose le possibilità di sosta anche in area camper .
Per problemi di budget, non ho mangiato molte volte a Ristorante,tuttavia quando l'esperienza ha meritato ( San Salavatore e Perdepera) ho adeguatamente segnalato.
Non ho segnalato la Terrazza a Stintino, ma per una dimenticanza.Lo trovate anche su Trip, e ci arrivate agevolmente con il camper, essendo situato sopra un distributore di benzina.
Naturalmente, questa è la mia Sardegna, fatta per la terza volta in solitaria.Un itinerario di pancia,per nutrirsi di azzurro.
Come sempre l'isola mi regala molto di più di quanto riesco a darle, e anche questo reportage è un piccolo atto d'amore per quella che ritengo la mia terra al pari della Puglia.
Non ho fatto ( e mi dispiace), tutto l'interno, tra cui la Barbagia, Orgosolo, e molti dei paesi che si offrono ai camperisti durante l'autunno e l'inverno nel bellissimo Corti Aperte Corti Aperte Autunno in Barbagia.
La Sardegna è il paese dei Festival, che anche per quest'anno non ho visto:Time Jazz a Berchidda con la direzione artistica del grande Paolo Fresu e Tutte Storie, che porta l'Infanzia in provincia di Cagliari Tutte storie Festival.
Sono due dei tanti luoghi di Cultura, che consiglio e dove ( detto con un po' di invidia) mi piacerebbe lavorare.
Nel reportage parlo anche di uno spettacolo teatrale straordinario che  è Macbettu del Teatro di Sardegna:avrà una lunga tournee,se capita dalle vostre parti andatelo a vedere.
L'Isola, che a me ricorda anche l'isola di Shakespeare nella tempesta ( e nulla esclude che lo sia), ha tantissime altre suggestioni,toccate nei miei viaggi di coppia e in solitaria, praticamente da sempre.
L'impegno è di scriverne ancora,e di tornare.
Concludo con un augurio,guardando fuori dalla finestra in una malinconica giornata di novembre, dalle porte della Valle di Susa:che la Sardegna riesca a regalarvi le emozioni che quotidianamente mi ha dato, il segreto forse è cercare l'isola che non c'è.
Ho aperto con Faber, chiudo con Sergio Atzeni, uno che alla Sardegna avrebbe dato ancora tanta arte, non fosse prematuramente scomparso in mare.


« Passavamo sulla terra leggeri come acqua, disse Antonio Setzu,
 come acqua che scorre, salta, giù dalla conca piena della fonte, scivola e serpeggia fra muschi e felci, fino alle radici delle sughere e dei mandorli o scende scivolando sulle pietre, per i monti e i colli fino al piano, dai torrenti al fiume, a farsi lenta verso le paludi e il mare, chiamata in vapore dal sole a diventare nube dominata dai venti e pioggia benedetta.
 A parte la follia di ucciderci l'un l'altro per motivi irrilevanti, eravamo felici. »
(Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri.)

Davide!




 



 

 





Sardegna in camper 2017 parte terza-Da Masua a Capo Comino


GIORNO 14 


Vado a dormire presto, con l'intenzione di ripartire di buon mattino per affrontare la Costa Verde, forse la realtà più selvaggia della mia Sardegna.Ed effettivamente mi sveglio...alle 2 di notte, con il camper che trema, e il tendalino, che ondeggia paurosamente.E' arrivato il maestrale.
Esco in mutande, a ritirare il tendalino.
Sono in buona compagnia, e scoppio a ridere. 
Così al mattino cambio meta.
Rotta verso Villasimius.
La strada  è veloce ( statale e poi 131) ma una volta a Villasimius mi accolgono i divieti ai camper, e ancora una volta il maestrale.
Esiste un'area camper carina ( Campersimius)ma tra la prospettiva di spendere 25 euro per dormire, e fare lo stesso in campeggio...ne spendo 14 e vado a dormire al Camping Spiaggia del Riso.
Questo è un campeggio che piace a tanti ma non a me...bar...ristorante,animazione, discoteca, market, la chiesa.Insolitamente affollato, vi rimango una sola notte, sempre accompagnato dal maestrale.

GIORNO 15-17
 
 Chi siamo?dove andiamo?io opto per l'Ogliastra.
Qui ho il mio luogo magico, quasi del cuore, che è la spiaggia di Perdepera.Ho passato l'infanzia su questo mare, con la roulotte sulla spiaggia, le stelle, la sabbia,i buoi, le doccie e...porca puttana mi sono insabbiato con il camper,pensando che fosse un quattro per quattro!
E così ( coglione!!!la roulotte sulla sabbia la portavano i buoi, volevi entrare con il camper in acqua?), passo qualche ora a smadonnare, scavando...mettendo assi,crick, crock...risultato:sembro Homer Simpson sudato.
Ad un tratto colpo di genio!ricordo di avere l'Aci sul camper!
Santa Aci,che arriva da Jerzu...e mi trascina fuori dalla sabbia.
Anche qui rimango tre giorni, usufruendo della cucina del Mirage Bistrot del Mare, gestito da una coppia di liguri, che da Genova hanno deciso di vivere in Ogliastra.
Ottimo cibo!
Ufficialmente la sosta a Perdepera è vietata, ma fuori stagione non dicono nulla, anche se il parcheggio è per uno al massimo due camper.Vicino c'è l'area sosta di Cardeddu...che però non consiglio. 

GIORNO 18-20

L'Ogliastra meriterebbe altre giornate, ma io decido di dirigermi verso Orosei,dove non ho mai sostato, per vedere un po' di mare in barca.
E mi preparo alla traversata del mitico interno Sardegna...da Cardeddu a Olbia...passando per l'interno.Un'impresa per pochi, quasi da Camel Trophy.
A Tortolì, finisce la strada bella...e inizia l'interno!e a Baunei, che è il tipico paese sardo, stretto, ma che più stretto non si può,me la faccio sotto nell'incrocio, con alcuni camper che viaggiano in senso inverso a me.
In due non si passa.
E come si fa?
Si fa che interviene una volante dei carabinieri, che fa passare prima la discesa, e poi fa muovere noi.
E va bene così.
La strada sale, impervia e lenta.Il paesaggio cambia lentamente, diventando quasi montano.
Gli incontri sono radi, tolto qualche gregge.
Il paesaggio a me fa paura.
E mi viene in mente uno spettacolo straordinario:Macbettu, visto a Milano.Il Macbeth in sardo.Se capita nella vostra città andate a vederlo.Qui su questa strada,invece potete incontrare le streghe.
Piano, piano piano ( il mio bimbo è un 2500 aspirato...patisce assai)arrivo a Orosei, non dopo una pausa per rifiatare a Dorgali.
Qui pranzo e mi metto a dormire.
Che fare?dove andare?Essere o non essere?
Sono in pineta dopo Orosei, ma l'idea di aspettare la barca fino al mattino dopo non mi entusiasma.
Capito per sbaglio in una spiaggia nudista ( non che mi dispiaccia) e dopo un bagnetto,decido di fare rotta verso Capo Comino.
Qui la spiaggia è bella ( novità vero?)ma non mi fermo a dormire, optando per Berchida, che sembra quasi il gran canyon.
Pago le fatidiche 12 euro e posso sostare per 24 ore.
Rimarrò due notti, una qui e una a Capo Comino.
In mezzo consiglio la visita all'oasi di Bidderosa, dove non mi sono fermato, ma che dista pochi minuti da Berchida.


GIORNO 21-24

Torna il maestrale...e dove cazzo vado?Da Capo Comino, mi dirigo verso Olbia ...sosta per la spesa da Auchan  e da qui comincia l'incertezza...Budoni?no...non mi piace e poi ci sono stato lo scorso anno...Opto per Capriccioli, in Costa Smerarlda, che sarebbe un incanto...Ma non ho chiara la lezione che la Sardegna di settembre, non è quella di Ottobre.
Smadonnando arrivo a Capriccioli...ma non scendo nemmeno dal camper, tanto non c'è posto...e bestemmiando mi giro.
Altri chilometri,tanti tanti...e direzione Isola dei Gabbiani...un posto incantevole a ottobre...ma pienissimo a settembre...e soprattuto caro e vietato per buona parte ai camper...
Mi viene da piangere!e non ho ancora mangiato!
Scappo da qui, trovo un benzinaio, e divoro i miei panini...ma intanto comincio a chiedermi dove posso fermarmi.
Pratico di questa zona, opto per Rena Maiore ( poco prima di Vignola), ma trovo la spiaggia troppo mossa ( ricordate il maestrale?), e piena di alghe.
Riparto ( e siamo a 3).
Guardo l'area a Vignola, ma ho la luna storta, e decido di smadonnare ancora per 30 km, e sosto a Badesi mare, in compagnia di alcuni camperisti francesi.
Spiaggia lunghissima,ristoranti così così, ma mi fermo tre notti.
Intervallo a questo, una gita a Valledoria ( ho finito la bombola del gas)...e la ricerca di un buon ristorante ( che non trovo).
Da Badesi comincio a pianificare il ritorno verso Porto Torres.