martedì 30 agosto 2011

titoli di coda...to be continued?


Oggi è il penultimo giorno di agosto,e tra poco si ricomincia a fare sul serio!Qui in Umbria, per quanto mi è possibile governare,scorrono i titoli di coda,ma per la prima volta non sono dispiaciuto,perchè si sta chiudendo un'esperienza lavorativa mediocre,fatta di pochi incontri validi, e di tante piccole meschinità.
Diciamo, il mondo del teatro, elevato ad enne come bassezza,però non è ancora finita,ergo aspettiamo poi potro togliermi un poco di macigni dalle scarpe.
Dicevo, si sta per chiudere quest'esperienza teatrale di basso livello,con livelli di meschinità, che ho visto solo in una persona con la quale, qualche tempo fa ho dovuto condividere l'ufficio, ma tant'è.
Un amico mi diceva:"non vedi l'ora di rituffarti tra quelle gran teste di cazzo del teatro ragazzi",no per nulla, però questo riesco a fare,e a provare a conservare quei pochi incontri e persone valide che ho avuto modo di incrociare sulla mia strada:e ne ho incontrati, anche quest'estate, anche in quella terra di Bari, che avevo dovuto abbandonare piangendo,ma con la quale sto riannodando alcune piccole strade,perchè a volte, forse, lentamente si ritorna nei luoghi che ci infondono energia.
In questi mesi,ho investito tanto,sia economicamente che di relazioni,in un ponte che passa da Perugia, attraversa Roma e scende in Puglia,per fare un lungo salto verso Bergamo.
Ci sono grandi persone, con le quali in questo settembre vorrei fare pezzi di strada insieme,altre idee che mi frullano per la testa,perchè in fondo rimango un ottimista e ovviamente....non scrivo sul blog il colpo più grosso che ho in canna,sta solo a me centrare l'obiettivo.
Sono comunque e fermamente convinto che mi debba aprire anche ad altro, costruire come dicevo ieri per telefono con una mia amica,aprirmi al bello, e alle strade divergenti, che prima o poi in qualche piccolo punto convergono.
Non ho il coraggio della mia amica Carla, che lascia l'Italy per uno stage in Korea ( e il lapsus alla Freud mi ha fatto scrivere Koreja), ma una certezza si, che anche dovessi tornare a Torino, non resterò fermo, non posso, non devo, non voglio.Ci sono tante strade, a partire dalle passioni che voglio che diventino lavoro, al continuare a formarsi, ad alcni fili che vorrei stringere meglio, ma bisogna essere pronti, altrimenti è un casino.
E poi c'è ancora questa città,dove cercherò di centrare ancora gli ultimi obiettivi,uno di questi potrebbe essere da Champins League, un altro da tranquilla salvezza,che magari le sorprese arrivano proprio quando meno te le aspetti.L'importante è essere concreti, coerenti e realisti:io oggi lo sono.Stanno scorrendo i titoli di coda...speriamo non arrivi la parola fine!

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