lunedì 27 giugno 2011

No Tav, cronache tristi dall'Italia


Alla fine, hanno attaccato, con le ruspe, con i lacrimogeni,con i manganelli:le scene ricordano Genova 01 e Venaus:dopo 10 anni la voce interrotta a Genova,si è fatta sentire, a Venaus, dopo 7 giorni di tensioni, i Valsusini, si ripresero Venaus.
Vedere le immagini della polizia schierata,mi mette paura,timore, perchè dove non arrivano gli strumenti della democrazia, arriva la violenza cieca delle forze dell'ordine ( non a caso come a Genova, arrivate da tutta Italia).
Provo un senso di schifo e di rabbia,perchè a me di questo progresso, non me ne frega nulla,di un progresso che avvelenerà la Valle per 15 anni, e non porterà nulla, ne al Piemonte, ne all'Italia.
La violenza, non può che cementare ancora di piu' tutto il movimento no Tav, da quelli intransigenti, a quelli che hanno mediato,perchè di nuovo ci sarà da combattere,da bloccare le autostrade ( come stanno facendo),e dovranno presidiare la Valle per i prossimi 15 anni.
Se questa è l'idea di progresso si accomodino pure.
Nel 1945,però la Valle di Susa, era valle partigiana,e io credo che oggi, dimostrerà ancora una volta che i partigiani possono tornare,per un futuro migliore, per noi, i nostri figli, le generazioni che verranno.

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