giovedì 10 febbraio 2011

Chiudiamo tutto ( che è peggio)


Piu' o meno quotidianamente leggo sia sul mio profilo,sia a volte su mail che mi vengono spedite,la notizia della chiusura di teatri,cinema,circuiti di vario genere.
Da settembre,ne ho sentiti almeno sette,poi ieri apri il giornale,leggi la mail e mi pareva un ecatombe.
Succede,che all'ora di colazione sfogli La Stampa,e leggi un intervista a Walter Malosti ( direttore della scuola del Tst),che dice "per la scuola non ci sono problemi,ma la mia compagnia probabilmente a giugno chiuderà!",se davvero la notizia fosse vera ( e spero di no, per la stima che nutro verso il suo organizzatore),sarebbe una grande perdita per tutto il sistema teatrale piemontese,che a mio parere,tolto Malosti e Michele Di Mauro,non esprime eccellenze di livello nazionale.
Staremo a vedere.
Accade che nello stesso giornale,ci sia un reportage su Bondi ( lo dicevo io che la Stampa è illeggibile),in cui si dice che il ministro sono 3 mesi che non si fa vedere al ministero...che a Bondi succeda Barbareschi?mah...
O forse per lui è pronta la direzione del Valle?
Ma mica è finita!
Nel pomeriggio apro faccialibro, e scopro che di fatto chiude il Napoli Teatro Festival.
Forse ero stato un buon profeta,dicendo dopo Natale,sul Forum di Ateatro, che sarebbe saltato Quaglia e il Festival ( umorismo da bar mi impone di scrivere il salto della Quaglia...)ma vabbeh,proviamo a ragionare in concreto sul Festival.
Era prevedibile che saltasse,questi non vedevano l'ora di far saltare qualcosa di mai digerito, e mi spiego con un piccolo anedotto...
Quattro anni fa,forse cinque...nel ridotto del Teatro Cagnoni di Vigevano ( forse era il Fraschini di Pavia,poco importa),si svolse un interessante dibattito ,dove si presentava appunto il Napoli Teatro Festival ( presenti Cutaia dell'Eti, una funzionaria della Regione Lombardia,e diversi operatori di teatro ragazzi)...ecco 4 anni fa quella funzionaria,era non incazzata,qualcosa di piu',con il Governo che aveva assegnato al sud,il Festival piu' importante di Italia,scippandolo a Milano...ma lo disse con toni trasudanti odio e razzismo verso la gente del sud...provate a indovinare di che partito era?
Ora con queste premesse..con un governo che ha pubblicamente detto che con la Cultura non si mangia,con una giunta regionale in Campania passata da sinistra a destra,ecco con tutto questo accrocchio volevate forse che il Festival avesse un'altra triennalità?Ma pensate di vivere in Francia?
Ma non avete mai pensato che la Cultura,insegna a pensare...e certe oligarchie ( dominanti specie al sud)sul non pensiero fondano il loro vivere?
Però diciamola tutta,perchè non riesco a stare zitto...
La chiusura del Festival è gravissima,però prima di stracciarmi le vesti, o comunque di esprimermi in qualche modo,vorrei vedere qualche numero...quali produzioni stanno circuitando?qual'era il progetto per la nuova triennalità?quanti spettatori ci sono stati?e il rapporto con il sistema turistico della città?e con il sistema teatrale italiano?perchè altrimenti parliamo di idee,ma oggi mi pare di idee non si possa piu' vivere.
A Napoli, chiude anche la rassegna Teatri della Legalità, e questo è un male,perchè portava il teatro ai ragazzi,con passione e spettacoli di qualità!Qui parlo con cognizione di causa perchè conosco i numeri...e la progettualità
In settimana,Adriano Gallina,della Fondazione di Gallarate,e direttore artistico di Via Paal,aveva annunciato le proprie dimissioni...cosa succederà in terra lombarda?qualche sana festa celtica?qualche rievocazione in costume del Barbarossa?Anche qui, credo che la perdita sia enorme,ma a questa bruttalità ( neologismo mio)siamo destinati...
Chi sarà il prossimo a saltare?Io credo il Festival Europeo di Beppe Navello...per ora ci ho azzeccato sempre...staremo a vedere!
Che tristezza ragazzi...

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