lunedì 24 settembre 2012

Chiedendo camminiamo...( w il sub comandante)

Oggi ho consegnato un bel progetto,insieme ad una Ong torinese, una scuola di circo, e una casa di produzione.
Per scaramanzia non dico i nomi di nessuno, ma il progetto  è veramente bello...speriamo che passi.
Sono contento, per la stima, per la fiducia e per l'accoglienza ricevuta, tutta energia da portare a casa.
Tutta.
Quell'energia che ti fa dire di essere on the right way, con tutti i se e tutti i ma.
Ci sono.
Adesso si tratta di mettere un secondo mattoncino.
E poi che giri il teatro.
Sembra facile, non lo  è per nulla...ma un atteggiamento perdente non serve a nulla ( e a nulla porta).
Stamattina, ho respirato un'aria bella,quella che vorrei sempre respirare in  una situazione lavorativa...vediamo di lavorare perchè tutto questo prosegua.
La pancia mi dice che 6 CORTI passerà...
Spero adesso di incrociare ancora qualche strada con il Cifa...sono fiducioso...anche su questo...
Poi riprendo a giocare a basket...
Se non mi viene l'infarto.
Oggi è il 24 settembre.
Non ho dimenticato nulla.
Non ho dimenticato cosa succedeva un anno fa.
E poi l'epilogo.
Ed in mezzo le parole.
Durissime.
Pietre.
Dritte in faccia.
Senza sconto.
Non dimentico.
Chi da vittima è diventato carnefice.
Lo giustifico.
E non è amore.
E'pietas umana.
Forse qualcosa di più dell'amore.
O forse no.
Oggi in questo covo di comunisti...ho letto questa frase che mi ha colpito...
"Chiedendo camminiamo!"
è del sub comandante Marcos...e la trovo straordinaria, non la conoscevo...
ecco io voglio continuare a camminare...possibilmente con altri/e persone...e voglio chiedere, non voglio stancarmi di chiedere...
Voglio resistere...in movimento

d

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