giovedì 13 settembre 2012

Pensieri ( strani)

Che fatica!
è faticoso riprendere il cammino, nel mare magnum della Cooperazione e non solo.
Oggi però sono stato davvero bene.
Il piccolo passo, è quello di dare forma ad una bella idea progettuale...però un ulteriore piccolo passo è stato fatto.
Oltretutto con la Ong che stimo di più a Torino, mi sembra una bellissima cosa.
Davvero, sono convinto che tutta questa energia, questa rete che si sta muovendo,porterà i suoi frutti, in un equilibrio delicato, ma che arriveranno.
E poi, caspita,è bello sentirsi stimati, apprezzati...per quello che si dice, si pensa.
Una bella sensazione.
Riprenderà, lo spero, anche la collaborazione con il Cifa, mi dispiacerebbe davvero tanto, non si riuscisse ad incontrarci, ci sono stato bene, e credo di aver messo tanto di mio.
Un poco come i bambini adottati...mica mi rimandate a casa?no non si fa così!
E poi c'è il teatro.
Su alcune cose resto alla finestra, e in fondo mi dico meglio così...su altre vediamo di dirigere bene la rotta, con l'esperienza, la cazzimma direbbero a Naples.
Anche qui, vibrazioni positive, poi magari tutto crolla, e vaffanculo al mondo.
Però vale la pena di provarci.
Voglio mantenere in mente, quella sensazione magica della prima sera a Tirana, con Katherina ( prima o poi le scrivo), quella sensazione intimissima, che magari era anche il risultato della terza birra, o magari era semplicemente essere se stessi,con una persona che dall'altra parte ti accoglie , e come mi ha detto qualcuno, ti regala qualcosa in cambio.
Anzi le scrivo subito...l'onda va cavalcata...:).
Ho ripreso lentamente di nuovo a sognare.
Questo  è bello.
Potente.
Vuol dire che anche l'inconscio, è nuovamente in movimento.
E poi ( come scrivevo sul mio diario cartaceo delle vacanze), voglio mantenere intatto quello sguardo bambino, che mi ha fatto vedere la poesia sotto il diluvio a Spalato, o il fare il bagno in una spiaggia deserta, o il parlare di progetti in un ristorante di Tirana.,
Quell'esclamare wow!quel sentire nuovamente ( o forse non ha mai smesso), il cuore che ride, si stupisce, afferra prepotenetemente quei raggi di luce, che gli dei, o dio , poco importa ti offrono.
Davvero vorrei che quest'anno, fosse l'anno bambino, dello stupore, della leggerezza,questo per me  è il dare spazio a ciò che non è inferno.
Ciò che non è inferno.
Certamente richiede una forte attenzione, ma io voglio provarci.
La strada, inevitabilmente  è tracciata.
Io non ho più voglia di tornare indietro.
Non ho voglia,perchè ho dato.
Certo per vedere il non inferno, e apprezzarlo , devi assolutamente aver visitato l'inferno.
Ma ho dato.
Proprio per questo dico basta.
Proprio per questo dico, esercitiamoci alla bellezza, che salverà il mondo.

d
     

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