giovedì 4 ottobre 2012

C'era una svolta

C'era una svolta, credo fosse il nome di uno spettacolo dei Soggetti, uno dei gruppi di Cabaret, più validi del panorama nazionale.
Oggi  è il 4 ottobre, ed  è esattamente un mese che sono tornato a Torino.
Qualcosa di quello che pensavo si  è mosso, ma non basta, non mi basta.
Per altro resto in attesa.
Resisto.
Mi piace il concetto di Resistenza.
Resistenza che deve essere attiva,e mi viene da pensare alla lotta partigiana, che anche in queste valli ha avuto luogo.
Resistenza attiva, e penso alla lotta No Tav, e a tutti quelli che ci hanno messo la faccia, il corpo, spesso prendendo botte del tutto ingiustificate dalla polizia.
Ecco quindi, che la prima parola di questo mese, che deve diventare un mantra, è RESISTENZA.
Difficile, dura, ma che non può fermarsi.
Non deve.
La seconda parola è...bellezza...
Ho bisogno di cose belle, da un libro, ad un film, ad un cibo.
Voglio riprendere a nutrirmi di bello.
E nel bello ci sono gli incontri.
Le persone.
Le persone sono fondamentali.
Inevitabilmente incontri, fa rima con politica...almeno per me.
Ma qui devo riorganizzare il mio universo.
Mi incuriosisce Etinomia ( oltre tutto poco distante da casa mia),mentre altro...troppo schierato, in un modo o nell'altro non mi dice nulla.
Ho voglia di recuperare una dimensione sociale, che poi inevitabilmente andrà a riverberarsi anche sul lavoro.
Cazzo vuol dire riverberarsi?
Ci rifletterò.
Ascoltarsi.
Un mantra.
Ascoltarsi, nel profondo.
Che forse vuol dire rifare le valigie.
Forse cambiare ancora.
Cavalcare l'onda, senza esitazioni o paure di sorta.
La terza parola, è Circo Contemporaneo.
Ho trovato una realtà che mi piace molto.
Per ora solo con un progettino, ma io voglio lavorare, perchè tutto questo diventi altro.
Ecco.
Sorridere...
La vita è davvero bella, se uno riesce a sorridere, e a godere dei piaceri che comunque troviamo sempre.
Basta dare spazio.
E allora dopo un mese, mi dico RESISTERE RESISTERE RESISTERE!che più che una parola, è una necessità, a cui non voglio sottrarmi.
d   

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