mercoledì 30 maggio 2012

Il mare,i ritorni e l'energia da conservare

C'è il sole.
Finalmente.
Gli uccellini cantano fuori da casa mia,la terra profuma di estate.
E'una bella sensazione.
Sono reduce da 4 giorni nelle Marche,che secondo me sono arrivati al momento giusto.  
Parlare di diritti dell'Infanzia,e farlo allontanandosi da casa ,è stata una bella fonte di ricarica.
Gli incontri.
Le piccole rivincite e la netta sensazione, che in fondo qualche mese fa, a parlare di intercultura avevo ragione io.
Senza se.
Senza ma.
Avevo ragione.
Un mattoncino verso qualcosa di nuovo.
Di bello, di pulito.
Che sembra anche banale, forse tautologico scrivere qualcosa di bello e pulito, ma non è mica tanto vero!
In mezzo,c'è il teatro.
Che torna a chiamare prepotente.
Oggi, c'è la forza e la voglia di creare ponti, di riavvicinarsi ad una parte di vita ( e di mondo), che mi aveva profondamente disgustato,con le proprie ritualità, e finzioni da mercato rionale.
Ci sono.
Non sono morto ( sia chiaro).
L'alba al mare.
Lunes.
E in mezzo i riti.
I cerchi che si chiudono.
Quei cerchi che non potevano, non chiudersi al mare.
Una lettera...che ho affidato al mare...in parte intera, in parte in cenere...conteneva tanto di me,ora tutto lo ha ripreso il mare.
Segreti e immagini forti, che tengo e porto dentro.
E una candelina.
Era nella mia macchina da settembre, oggi nel mare anche lei...
Mi piace pensare davvero ad un cerco che si  è chiuso.
Ad una nuova energia attivata.
Da conservare.
E da gestire bene.
Mi sto avvicinando al 100% di energia, solo 6 mesi fa, questo traguardo mi pareva impossibile.
Oggi  è realtà.



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