lunedì 17 maggio 2010

Un soggetto per un breve racconto...


C'era una volta,una quarantenne di nome C.C....che abitava in una grande città di mare,da sola,perchè lasciata da tempo dal suo fidanzato.
Dicono che lavorasse,codesta persona,in un teatro,dove non si capiva bene cosa facesse,sicuramente non ci andava volentieri a lavorare.
Aveva codesta C,una macchina,grigia,che aveva il terrore le venisse rubata,e che teneva maniacalmente in ordine,allergica com'era ( ma era una forma di disturb psichiatro),a tutto quello che era polvere e simili.
Tale allergia,era anche per tutto quello che si trovasse nel suo ufficio, che lei provvedeva a disinfettare ogni mattina.
E poi,aveva la mania di aprire le finestre,dicono,anche con 0 gradi,ma non perchè patisse il caldo,proprio perchè era una mania.
Era un poco strana,codesta C.C.,poichè andava d'accordo solo con qualche omosessuale che si trovava ogni tanto a passare per il suo ufficio,con qualche lesbichina ( o presunta tale),e,con pochi altri.
Era C.C.,devota alla sua mamma,ed aveva un fratello del quale non parlava mai,chissà perchè.
Non manifestava emozioni, non aveva militanza politica, pur spacciandosi per una di sinistra.
La sua ignoranza era grande,tuttavia, nel suo lavoro aveva una profonda etica...invitava i suoi amici,il resto lo trovava poco importante,e,anche se avesse fatto un capolavoro,non avrebbero avuto possiiblità di essere chiamatai.
Questa persona, odiava i bambini,tuttavia si occupava proprio di infanzia,questo era un mistero ai più,dicono...
Infine,aveva una antipatia viscerale per il genere maschile, non si capisce come mai,forse era una lesbica che non si accettava,e sfogava così le sue problematiche.
forse...

( continua...)

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