domenica 4 dicembre 2011

Piume di piombo...


Tra le tante moltetudini, ho anche quella del vedere spettacoli teatrali, specie se rivolti all'infanzia!
Qualche anno fa, mi colpì molto Piume di piombo di Nautai, uno spettacolo duro, che faceva male, ma che affrontava il tema dell'abuso sui minori.
Mi ricordo che lo vidi al Teatro Araldo (naturalmente fuori stagione),poi non ne ho mai più sentito parlare,forse per un certo perbenismo del settore:è meglio raccontare di Cappuccetto Rosso,certi temi, anche il teatro deve tacerli.
Ho ritrovato l'incipit, poi il silenzio.

" ' me lo ricordo'c'è un momento nella vita di ogni bambino, un attimo,un soffio' non dura tanto, che puoi vedergli spuntare le ali'potrebbero spiccare il volo da un momento all'altro'diventare qualsiasi cosa' ma in quello stesso attimo, basta un gesto di troppo, uno sguardo diversoe la loro infanzia non esiste già più'basta un attimoe gli hanno rubato la possibilità di divenire quello che volevano inevitabile: bisogna accettarlo.E' uno spettacolo che vuole dare voce a chi non ha più fiato per raccontare il male subìto, a chi ha donato e poi è stato tradito e derubato.In scena due donne sole, come sono soli tutti quelli che subiscono una violenza e, al loro coraggio ma anche alla loro debolezza, è richiesto di raccontare la loro storia' anche se fa male al cuore.E' un racconto duro che, messo al confronto con la dolcezza e tenerezza del rapporto fra le due protagoniste, ci porta a riflettere sul bisogno d'amore. Un contrasto forte e deciso che mette in povertà 'la violenza' e la inaridisce, smascherandone la meschinità a favore di quel gran sogno che ognuno di noi si porta dentro e che si chiama 'diventare grandi'."

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